In questi giorni di isolamento, con tutti i lavori sospesi, è una buona occasione per allenarsi con la fotografia; studio e pratica sono sempre necessari in un ambito in continua evoluzione. Ma cosa si può scattare tra le mura domestiche? Una risposta può essere fare autoritratti, se siamo soli in casa, ma anche foto di famiglia. Se mi seguite, vi sarete accorti che da anni pratico autoritratti, con una certa "auto-ironia" (per dare uno sguardo ai miei lavori https://www.simonecolucciello.com/selfportrait).
Come potersi organizzare?
Intanto partiamo con l'idea. Ho deciso di realizzare una serie di scatti nella mia cucina, pensando già a quale poteva esser il risultato finale, ovvero chi è il protagonista tematico: il mango. Le attrezzature a disposizione sono un treppiede, un flash con un diffusore sferico e un telecomando per lo scatto a distanza. Ho voluto aspettar l'orario delle 2 del pomeriggio quando un po' di luce entra da una delle due finestre che ho in cucina ed ho posizionato il flash nell'angolo in alto della stanza per dare un tocco in più di luce all'ambiente che rimaneva ancora troppo scuro. Il diffusore sferico mi ha dato la possibilità di ammorbidire e diffondere la luce in tutta la stanza, e il suo riflesso non dà troppo fastidio perché può sembrare quello della plafoniera.
La serie è composta da cinque scatti in sequenza. Il primo e il secondo scatto sono delle prove di come veniva la luce nella foto. Avendo impostato in manuale sia il flash, sia la macchina fotografica, la risultante è di avere il primo scatto sottoesposto e l'altro sovraesposto, ed ho cercato di correggere il tutto in post-produzione. Una volta sistemati i settaggi ho proseguito gli scatti, provando a cambiare anche le angolazioni.
Ecco a voi il risultato.
Titolo della serie: Autoritratti da n°260 a n°264 - "Il mio mango".
Ora cimentatevi anche voi negli autoritratti, tempo in casa per fare prove e sperimentazioni ne avete.
Per suggerimenti sono sempre a vostra completa disposizione.
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